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[ESCLUSIVA] CAIVANO, la zona grigia dichiara guerra a Monopoli e il centro sinistra avanza con l’artiglieria pesante

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CAIVANO – Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da MINFORMO il centro sinistra a Caivano inizia a fare sul serio, infatti una delegazione tra vecchi e nuovi politici della sinistra caivanese pare si sia recata a Roma e abbia interloquito con esponenti parlamentari di riferimento, nello specifico PD e Articolo 1 per discutere sulla fattibilità di interrogare il ministro degli interni su alcune problematiche riguardanti il territorio caivanese, stando anche agli ultimi avvenimenti accaduti in consiglio comunale. Tra le problematiche che potrebbero riguardare le denunce del centro sinistra sembra che ci siano temi uguali a quelli dei comuni limitrofi che già sono costati l’invio della commissione d’accesso e quindi lo scioglimento delle amministrazioni, ossia l’abusivismo edilizio, parentele scomode di alcuni consiglieri comunali e strane mobilitazioni in campagna elettorale di elementi estranei alla vita politica della città. Addirittura si parla dell’esistenza di un vero e proprio dossier redatto pronto per essere consegnato direttamente nelle mani dell’Antimafia.

Forse a conferma delle nostre indiscrezioni, c’è il fatto che in questi giorni, persino il sindaco è stato ascoltato dalle forze dell’ordine, non si sa precisamente se le deposizioni del primo cittadino riguardassero questi tipi di indagini o altro, fatto sta che qualcosa a Caivano non va. Dove punta quest’azione politica del centro sinistra? Cosa sta cercando di ottenere? Ma soprattutto, chi appoggia il centro sinistra a Caivano? In realtà, cosa abbastanza esclusiva che solo sul territorio caivanese poteva succedere, si è creato una zona grigia, un misto di individualità che chi per un motivo, chi per un altro, mirano tutti alla stessa cosa, la caduta di quest’amministrazione. Prima di capire il tutto cerchiamo di fare il quadro della situazione politica attuale.

In maggioranza si continua a discutere il passaggio dalla giunta tecnica a quella politica ma anche in questo caso la maggioranza è spaccata, da un lato ci sono i fedelissimi del sindaco che sperano realmente in un rilancio dell’amministrazione con la conseguente valorizzazione delle energie locali e dall’altro lato c’è quello che per Monopoli sta diventando un vero e proprio tallone d’Achille, ovvero i consiglieri dissidenti di Forza Italia. C’è da dire però che a onor del vero, l’unico che realmente vuole la giunta politica è il segretario di Forza Italia di Caivano Giuseppe Mellone, mentre Buonfiglio e Ponticelli, a quanto pare, starebbero usando la scusa della giunta politica per nascondere ben altre richieste che vanno al di là delle competenze di un consigliere comunale che, è bene ricordarlo, sono quelle di indirizzo e vigilanza. Dalle indiscrezioni raccolte da Minformo e qui poi sarà il sindaco a dire se la nostra redazione si è sbagliata o meno,  pare che il duo Buonfiglio Ponticelli abbia a cuore due obiettivi, entrambi riguardanti i responsabili di settore, il primo è ripristinare la figura di Vito Coppola a dirigente all’Ambiente e il secondo, come già più volte scritto, la “testa” di Anna Damiano in cambio di una figura di loro fiducia da piazzare alle politiche sociali. Ovviamente tutto questo il duo forzista non lo ammetterà mai, proprio per il fatto che i ruoli dirigenziali non sono di pertinenza di un consigliere comunale e non vorrà assolutamente sollevare dubbi all’opinione pubblica, anche se il cittadino non è uno sprovveduto e l’accanimento terapeutico verso una finta richiesta di una giunta politica mai voluta dai consiglieri azzurri, qualche dubbio lo solleverà comunque.

Tirando le somme, allora, dal quadro politico caivanese emerge un dato a dir poco preoccupante, praticamente sul territorio si è creata una zona grigia capitanata dal centro sinistra che con artiglieria pesante ha cominciato a muovere i suoi primi passi, formata anche dalla fanteria dei consiglieri dissidenti che per salvare capra e cavoli, in qualsiasi modo tentano lo sgambetto al sindaco e quella frangia di dirigenti che sono stati destituiti del loro trono dal sindaco o che in campagna elettorale si sono mobilitati per qualche candidatura e che a qualsiasi costo tentano il riparo sotto l’ala protettiva della sinistra che verrà.

Insomma come sempre Caivano è la città delle stranezze, una vita intera a chiedere un’amministrazione trasparente e quando si trova un sindaco che comincia a mettere nero su bianco denunciando ruoli e clientele, si trova anche il metodo per ritornare nei meandri medievali a cui si era abituati. Un suggerimento mi va di fare al nostro sindaco Monopoli, visto che un ipotetica venuta della commissione d’inchiesta non implicherebbe la sua figura di sindaco vigile e integerrimo: se proprio Caivano è abituata a vivere nell’oblio del compromesso e della clientela, allora all’artiglieria pesante del centro sinistra non c’è altro che alzare le mani e cedere il passo.

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Comune di Caivano, in arrivo 17 nuove assunzioni a tempo indeterminato

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17 nuove assunzione, a tempo indeterminato, al Comune di Caivano.

La Commissione Straordinaria, come da richiesta, si avvarrà del supporto tecnico-organizzativo della Commissione Interministeriale per la Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni, che si occuperà della selezione di otto istruttori contabili, due istruttori direttivi contabili, due istruttori amministrativi, quattro operai specializzati (Area degli Operatori esperti) e un istruttore tecnico.
Saranno potenziati, quindi, alcuni servizi ritenuti di fondamentale importanza ed attualmente carenti, come la ragioneria, i tributi e le manutenzioni.

Le 17 nuove assunzioni si aggiungeranno alle 31 già effettuate (16 unità nei ruoli dirigenziali e amministrative e 15 agenti di polizia municipale); il tutto grazie all’approvazione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2024-2026, documento predisposto con il supporto della task force del Dipartimento della funzione pubblica ed approvato dalla Commissione Straordinaria, formata dal Prefetto Filippo Dispenza, dalla Viceprefetto Simonetta Calcaterra e dal Dirigente Maurizio Alicandro,  che, dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, amministra il Palazzo di via Don Minzoni dal mese di ottobre 2023.

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CAIVANO. La politica latita ancora e lascia ancora tanto spazio al prete Patriciello che non disdegna di fare campagna elettorale

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CAIVANO – Una città in fase di riqualificazione, sia urbana che sociale. Grazie al Governo Meloni sono stati stanziati 52 milioni di euro che vengono gestiti da Fabio Ciciliano il Commissario Straordinario nominato dalla Premier, e altri soldi vengono presi dai vecchi fondi CIS che promosse Mara Carfagna, già Ministro del Sud e della Coesione Territoriale che nella chiesa del prete Patriciello, nel Gennaio 2022, firmò il Cis “Terra dei Fuochi” con all’interno un progetto di 2,5 milioni di euro presentato proprio dal parroco Maurizio Patriciello in collaborazione con il Comune di Caivano per un centro di formazione che doveva sorgere all’interno della Zona Asi di Caivano. Progetto poi arenato perché il Governo Meloni ha bloccato quei fondi destinati in 52 comuni della Provincia di Napoli, i fondi destinati a Caivano poi sono stati dirottati per altri lavori, parte sono stati impiegati per la riqualificazione del Teatro “Caivano Arte”.

Quindi qualcosa si sta muovendo. Il Commissario Straordinario ha stilato il proprio programma e i lavori vanno avanti spediti. I fondi CIS almeno a Caivano sono stati impiegati. Peccato per il progetto di Maurizio Patriciello che forse non vedrà la luce ma il suo sacrificio non sarà reso invano. I soldi sono serviti al Teatro e ad altre infrastrutture del territorio.

Il cronoprogramma va avanti e alla fine di questo mese verrà inaugurata anche la nuova “Deplhinia” quindi perché continuare a sponsorizzare, politicamente, ciò che è stato fatto e non si guarda avanti? Caivano non si salverà con le inaugurazioni. Dal punto di vista sociale, oltre all’assunzione di personale, nulla è stato fatto. E quello non compete a Ciciliano ma ai caivanesi.

Ancora una volta si lascia spazio a Patriciello. Ancora una volta gli si dà la possibilità di fare politica. Ancora una volta la classe dirigente o chi ambisce a diventarlo si assenta e lascia voragini a chi ama riflettori e telecamere ma non possiede né il ruolo né le competenze. Maurizio Patriciello va in Tv a difendersi dagli attacchi del Governatore De Luca, senza contraddittorio e con la possibilità di fare da testimonial alla Premier Giorgia Meloni, dato che continua a dire che ciò che ha fatto la leader di Fratelli d’Italia, in passato non è stato fatto dai suoi pari grado. Dichiarazioni che fatte in campagna elettorale vengono considerate dei veri e propri spot con tanto di testimonial di rilevanza nazionale.

Manca solo che il prete, insieme alla Premier Meloni, qualche Ministro e i commissari caivanesi decidano pure chi promuovere alle prossime elezioni amministrative, in maniera tale che si possa passare da un Comune commissariato dalla Prefettura a quello commissariato da Fratelli d’Italia, con un sindaco “fantoccio” manovrato dai poteri politici nazionali con il benestare della chiesa e dei tanti fedeli che credono nella volontà di Dio.

È tempo che i caivanesi, gente onesta e laboriosa da sempre, comincino a prendere in seria considerazione il futuro della propria comunità e del proprio territorio, e facciano sentire la propria presenza, facciano capire al Governo e alle istituzioni, che da troppi anni hanno dimenticato questo territorio, che i caivanesi con la loro presenza al loro fianco, sono pronti a riappropriarsi della vita politica della loro città e che non hanno bisogno né di commissari né di pupari.

Anche se, con l’assenza della politica, ognuno rintanato nelle proprie case perché colpevole nell’ignavia e nell’assoggettamento alla camorra, temo che ci possa essere più la probabilità che qualche politicante di turno possa “vendersi” al volere dei potenti che avere un sussulto di dignità e dimostrare quanto i caivanesi siano pronti all’autogestione. Mala tempora currunt.

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Caivano, incendio in un deposito di abiti vecchi: paura nella notte

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Notte di spavento a Caivano. Un improvviso incendio di un deposito di abiti vecchi, in via Fossa del Lupo, nella zona che collega via Diaz a via Atellana, è divampato nell’aria rendendola irrespirabile, provocando una nuvola nera alta decine di metri che si è propagata a chilometri di distanza.
Sul posto sono intervenuti prontamente carabinieri e vigili del fuoco.
L’odore naueseabondo dell’aria ha costretto gli abitanti caivanesi a barricarsi in casa.

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